Consulta del cibo
Si è costituita la Consulta dei Distretti del Cibo a livello nazionale di cui ne fanno parte AIAB Sicilia e il Biodistretto Terre degli Elimi all’interno del Distretto delle filiere e dei territori di Sicilia in rete.

Con la nascita della Consulta dei Distretti del Cibo, il Mipaaf ha preso l’impegno di destinare 120 milioni del PNRR ai Distretti che si sono costituiti e che hanno presentato progetti di finanziamento.

I particolari nel comunicato seguente.

Affrontare insieme la sfida della transizione verso un sistema Agroalimentare sostenibile del nostro Paese.
Assemblea Costituente
Domani, giovedì 25 novembre, 9,30
Sala Cavour del Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Via XX Settembre, Roma

Roma, 24 novembre 2021- Domani, giovedì 25 novembre ore 9.30, nella prestigiosa Sala Cavour del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, in via XX Settembre a Roma, si riunirà L’Assemblea Costituente dei Distretti del Cibo che daranno vita alla prima Consulta nazionale dei Distretti del Cibo.

Gli interventi

All’evento, patrocinato dal Mipaaf, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e dall’Anci, parteciperà il Sottosegretario Gian Marco Centinaio.

Dopo l’introduzione del portavoce Angelo Barone e del professor Carlo Hausmann che modererà l’incontro, interverranno:

  • Davide Locatelli, vice Presidente ANCI,
  • Conferenza delle Regioni e delle Province autonome,
  • le OOPP CIA,
  • Coldiretti,
  • Confagricoltura,
  • Alleanza Confcooperative (Giorgio Mercuri, presidente),
  • Roberto Bianchi, direttore Foragri,
  • Fabio Del Bravo ISMEA Servizi allo sviluppo rurale,
  • Daniela Toccaceli Direttore centro studi GAIA Accademia dei Georgofili,
  • Marina Cristina Di Domizio Federalimentare e Cluster Agrifood.

Interverranno, da Bruxelles:

l’europarlamentare Paolo De Castro e dalla Spagna, il direttore dell’Osservatorio dei paesaggi rurali storici italiani, Mauro Agnoletti.

Alcuni distretti del Cibo condivideranno le esperienze dei territori.

Con la costituzione della Consulta, i Distretti del Cibo aderenti hanno espresso la necessità di fare rete, rafforzare la capacità progettuale e di iniziativa dei territori per una migliore gestione delle risorse disponibili e affrontare la sfida del rinnovamento del comparto agroalimentare italiano.

Una priorità resa ancora più urgente e non più rinviabile dall’ondata pandemica Covid19 che ha travolto il già fragile sistema economico italiano e dai preoccupanti cambiamenti climatici che investono il pianeta.

Gli obiettivi della Consulta

La Consulta sarà il luogo di rappresentanza dei Distretti che operano in ambito rurale e agroalimentare.

Tra gli obiettivi si propone di:

  • interloquire con le istituzioni, enti economici e sociali;
  • promuovere leggi e finanziamenti che ne garantiscano lo sviluppo;
  • creare sinergie con il mondo accademico;
  • contribuire alla crescita sostenibile dei territori: ambientale, sociale, economica;
  • tutelare l’enorme patrimonio culturale, turistico, paesaggistico ed enogastronomico italiano.

La Consulta fa proprie le indicazioni delle istituzioni internazionali e nazionali come l’Agenda 2030 e la strategia Farm to Fork, che è al centro del Green Deal europeo.

Nelle linee programmatiche del Mipaaf, i contratti di distretto e di filiera sono già riconosciuti strategici per lo sviluppo dell’intero settore e che nella ripartizione del Fondo Complementare al PNRR siano stati destinati al Mipaaf 1 miliardo e 203 milioni di euro, per i settori agroalimentare, pesca, floricoltura e vivaismo.

I contratti di distretto

Ad oggi sono 20 i Contratti di distretto, valutati ammissibili al finanziamento con progetti immediatamente cantierabili, pronti a partire e migliaia di imprese che hanno voluto scommettere sul futuro ed avviare la transizione verso nuovi sistemi alimentari con modelli di sviluppo sostenibili.

“Attivare Questi 20 programmi di sviluppo sarebbe un importante segnale di ripartenza immediata del settore agroalimentare che ancora oggi rappresenta uno dei principali motori del Made in Italy ma occorre fare sistema ed avere una strategia condivisa per utilizzare al meglio sia le risorse del PNNR che della PAC”

– anticipa Barone –.


“Abbiamo apprezzato che il Mipaaf abbia posto nella legge di bilancio 120 milioni di euro per i Distretti del cibo e auspichiamo un ulteriore emendamento per integrare le risorse necessarie per finanziare tutti i progetti ammessi e avviare la prima azione di investimenti coerente con il PNNR che prevede interventi immediati e diffusi per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese”.

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AIAB Sicilia

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