La storia di AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) che si sviluppa come associazione di produttori biologici certificati, tecnici e consumatori, parte da una presa di coscienza su cos’è il biologico.
Per tracciare un pò di storia di AIAB bisogna risalire al 1982 con la nascita della “Commissione nazionale cos’è biologico”, che vede l’adesione dei movimenti dei consumatori, dei coordinamenti regionali e delle organizzazioni dei produttori.
AIAB 1988
L’associazione, che si trasforma in AIAB nel 1988, presenta le prime “Norme italiane di agricoltura biologica”.
La storia di AIAB SICILIA APS si inserisce nel quadro storico generale della Federazione.
Per conoscere la storia di AIAB da un punto di vista nazionale il cammino associativo è stato ed è molto articolato per la poliedricità dei temi, delle azioni e del sistema generale che coinvolge l’agricoltura biologica degli ultimi 40 anni.
Nel 1990 AIAB fonda la rivista “Bioagricultura”, il più diffuso periodico nazionale nel settore.
Il riconoscimento Ministeriale
Nel 1992 AIAB viene riconosciuta dal Ministero per l’Agricoltura come organismo nazionale di controllo delle produzioni biologiche ai sensi del regolamento CEE 2092/91 e presenta l’aggiornamento del disciplinare per la produzione biologica di vegetali, di piante aromatiche e medicinali, dei funghi, per la certificazione dei prodotti spontanei, per le produzioni zootecniche e I’apicoltura.
Adotta anche i disciplinari per la trasformazione dei cereali e per la vinificazione.
Nel giugno del 1993 presenta il disciplinare per la produzione biologica di latte e derivati.
Nel 1994 AIAB avvia un’intensa attività di formazione, aumentando le collaborazioni con Enti, Istituti scolastici, di ricerca e sperimentazione.
Il tempo di Garanzia AIAB
Ne1 1995, assieme alle altre maggiori organizzazioni ecologiste, alle Ong e all’associazionismo culturale, è promotrice della Banca Etica. l soci sono 3.148. Ottiene l’accreditamento IFOAM del sistema di certificazione contrassegnato dal marchio “Garanzia AIAB”.
Nel 1996 il Ministero per le Politiche Agroalimentari rinnova ad AIAB il riconoscimento come organismo nazionale di controllo.
Nel mese di giugno AIAB aggiorna il disciplinare per la produzione biologica dei vegetali e adotta nuovi disciplinari per la produzione di aceti e liquirizia. Il numero dei soci raddoppia, passando a 6.325.
Nel 1997, con il contributo dell’Unione europea e della Regione Lazio, AIAB avvia il Centro ecologico di Dimostrazione Agraria. Compiti del Ceda sono la formazione, la sperimentazione e la dimostrazione agraria, la collaborazione con università, istituti di ricerca, enti parco, centri di formazione e il supporto ad attività di ricerca multidisciplinare.
Pubblica il compendio delle normative europee e nazionali per l’agricoltura biologica; attiva il sito internet. l soci sono 9.644.
Tra il 2000 e il 2001 si separano anche logisticamente le strutture deputate al controllo e alla certificazione da quelle deputate all’attività associativa.
Assieme all’Azienda Romana Mercati istituisce l’Osservatorio sui Prezzi dei prodotti Biologici.
I disciplinari
Nel 2002 viene riconosciuta dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali la separazione tra l’organismo di certificazione e l’associazione: il sistema di controllo viene ora gestito dall’Istituto di Certificazione Etica ed Ambientale (ICEA) costituito da AIAB, Banca Etica, l’Associazione Consumatori e Utenti (ACU), Associazione Nazionale Bioarchitettura (ANAB), Demeter.
I disciplinari coprono ora anche l’acquacoltura, la ristorazione collettiva e i punti vendita.
Diviene socio e partecipa ai lavori di Forest Stewardship Council Italia (forestazione sostenibile) e del Consorzio Arianna (produzione ecologica del tessile).
Ad oggi AIAB è una realtà che promuove, fa ricerca e garantisce prodotti di qualità in biologico.